È da tempo che penso di scrivere sul tema del personal branding, l’arte di sviluppare e costruire nel tempo il proprio brand ai fini di promuovere se stessi attraverso la produzione di contenuti rilevanti per la propria audience.
Il personal Branding per me è diventata un’arte, l’arte di sapersi promuovere, l’arte di diventare rilevanti su un tema che ci sta a cuore, per cui siamo competenti e possiamo aiutare gli altri gratuitamente a fare qualcosa.
È anche l’arte di creare connessioni e un seguito.
Diventare rilevanti non è semplice. È una questione di unicità e personalità. Ci vuole tempo, costanza e pazienza.
Fare Personal Branding è un modo per distinguersi dalla massa.
Il mio modo di fare personal branding è sempre stato totalmente diverso dalle altre colleghe presenti nel web. Poca vanità, pochi selfie, ho cercato di distinguermi per tematiche sul blog e per colori, appunto l’arancione e il viola. Poche critiche verso gli altri, anzi quasi nulla. Dritta per la mia strada.
Il personal branding se studiato bene, e se abbiamo prodotto in un arco temporale medio lungo un buon lavoro, porta i suoi risultati.
Ma perchè bisogna farlo? Molti credono che basti mostrare la propria faccia per fare personal branding, solo così non basta. Haimè, non basta mostrare la bella faccia, cosce e quant’altro per essere rilevanti. A meno che non devi attirare l’attenzione di Brand nel campo del Fashion, in questo caso il discorso è differente.
Ma anche qui bisogna agire di astuzia.
Perchè fare Personal Branding?
Come ho affermato più volte nei miei canali, sviluppare il proprio brand può tornare utile per una serie di motivi che in questo momento ignori. Ti dico questo perchè è proprio grazie allo sviluppo del mio personal branding che a volte mi sono salvata da imprenditori e professionisti che mi hanno voltato le spalle.
Il personal branding è un modo per essere indipendenti? Assolutamente si!
Avrai capito bene, che in troppi pensano ai propri interessi ed è raro trovare compagni di viaggio con un reale interesse nei tuoi confronti. Quindi, agire di astuzia e nel tuo interesse può avere un vantaggio competitivo sugli altri.
Come sviluppare il proprio brand?
Questa è una delle domande più richieste in assoluto. Sviluppa un piano di azione dove identifichi in un canva quanto segue:
- Chi sei (identità). Abbiamo tutti un ruolo professionale o comunque aspiriamo a raggiungere un livello ben preciso. Butta giù con delle parole chiave chi sei e il tuo ruolo professionale del momento, e se hai difficoltà fai ricerca su Google
- Cosa puoi fare. Quello che puoi fare per gli altri, non solo le tue competenze ma anche quello che vorresti far emergere per il pubblico a cui vuoi comunicare.
- In che cosa puoi essere rilevante. Tutti noi abbiamo delle competenze specifiche, i nostri cavalli di battaglia ed è bene sfruttarli.
- Audience che vuoi raggiungere. Devi capire dove è la tua audience, se sono persone, aziende, corporate, professionisti. In quale social media è presente e cosa ama guardare.
- Come puoi essere credibile. Questa è una parte fondamentale, la credibilità sta anche nell’abilità di parlare e sviluppare contenuti che ti permettono di emergere e non di affondare.
- Quali risultati vuoi. Dove vorresti arrivare, che ruolo all’interno della tua nicchia di mercato vorresti raggiungere. Non è solo accumulare follower su Instagram e altri social media.
Pensa bene a cosa vuoi raggiungere, perchè sulla base di questo andrai a determinare le azioni da intraprendere.
Come fare Personal Branding?
Una volta identificato nel canva quello che riguarda la tua identità, diventa rilevante la scelta del posizionamento e sviluppo dei contenuti. Rispetto ad una volta puoi decidere di posizionarti su più fronti:
- Sviluppare il proprio Brand Book, crei una collaborazione con un graphic design per la progettazione di un logo e dà personalità ai tuoi contenuti visivi in termini di colori e design.
- Sviluppare un sito web/ blog, dove decidi di attivare delle attività di blogging dove scrivi di contenuti che ti permettono di essere rilevante, e posizionarti sui motori di ricerca per parole chiave specifiche.
- Posizionarti sui social media. In tutti o in alcuni? Il posizionamento lo deciderei dove è presente l’audience e soprattutto se le tematiche che dovrai affrontare sono inerenti con quel pubblico.
- Creare un piano di contenuti rilevanti. Una volta che hai stabilito le tematiche puoi decidere di in quale format comunicare se immagini, video, link. Un buon piano di contenuti prevede più format di contenuto insieme a uno prevalente.
Posizionarsi su Linkedin è una delle strategie di personal branding più efficaci. Hai la possibilità di creare un tuo profilo in modo dettagliato, collegarti con persone simili ai te, frequentare gruppi, creare contenuti per il tuo feed e su linkedin pulse.
Fare ricerca di aziende che cercano personale, seguire influencer. Inoltre, l’algoritmo di Linkedin in questo momento è uno di quelli che ancora ti può dare un vantaggio rispetto ad altri social come Facebook e Instagram.
Certo, non devi trascurare gli altri canali come Youtube, Instagram, Facebook, Twitter. Ricorda che in ogni piattaforma ci sono delle tematiche rilevanti e il tuo modo di comunicare si deve adattare alla piattaforma.
In termini di contenuto, ti consiglio di partire con i video. Entro il 2020 l’80% delle persone preferiranno il contenuto video da mobile per acquistare un prodotto o servizio, è un format che in questo momento storico dei social media non devi trascurare. Come anche il live streaming e crearti un format dove intervisti esperti di settore.
Cosa non fare con il Personal Branding
Mi capita molto spesso di osservare colleghi esperti di social media che sono diventati rilevanti nel tempo perchè sono stati capaci di sviluppare contenuti davvero efficaci. Anche se alcuni di loro commettono degli errori madornali come: parlare male del lavoro degli altri.
Il ruolo del personal branding è unirsi con le persone simili a noi. In questo modo possiamo fare goal e raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti con le azioni intraprese.